Allenamenti, competizione e desiderio di vittoria sono aspetti che difficilmente sono rintracciabili in una RSA. Per alcune case guanelliane non è così… da anni sotto il titolo di “Campionato Guanelliano Senior” ci si incontra, ci si sfida, ma soprattutto ci si diverte! Ben sei edizioni si sono svolte, ampliando aspettative, competizioni e rendendo l’organizzazione funzionale ed efficiente.
La pandemia ha arrestato questo momento di incontro e di festa. Chiusa in grande stile l’edizione del 2019, in cui era presente la televisione con le telecamere di RAITRE a oggi ci è impossibile dar vita all’evento.
Ma non tutto può arrestare la pandemia ed ecco che allora, per il puro divertimento e per il desiderio di stare insieme: gli allenamenti alla Casa San Gaetano sono ripresi.
Antonio arriva col suo deambulatore, Lidia si fa accompagnare sottobraccio, mentre la maggior parte sono indirizzati da Tarcisio. È un continuo arrivare, trovare sedie, far posto a persone in carrozzina. E nel centro? Lì sotto gli occhi di tutti il campo di gioco allestito nel cortile, preludio di competizione ma anche di risate.
Fisioterapisti ed educatori collaborano mostrando una sinergia e un affiatamento maturato in anni di eventi. Lo scopo è chiaro a tutti: il divertimento. Ma non solo, coesistono anche micro – obiettivi peculiari della professionalità di fisioterapista ed educatore. Favorire i movimenti spontanei, mantenere un buon trofismo muscolare, sollecitare la manipolazione fine, contrastare l’isolamento, favorire la socializzazione, donare spazi di svago, …
Sembra strano che attorno a semplici oggetti come una pallina o una boccia piatta possa annidarsi un nuovo mondo fatto di un qui ed ora irraggiungibili nella routine che solitamente offre la Casa.
Non c’è distinzione, ma una forte inclusione. Non si nota quali anziani siano affetti da una demenza o quali convivono con una limitazione funzionale. Ognuno a modo suo, trova un’attività ludica che gli permette di sentirsi parte di un momento speciale. È tempo prezioso che arricchisce anche noi operatori. Conclusa l’attività, ci si sente appagati nonostante la pesantezza di portare una mascherina. Permane la percezione di aver fatto la differenza a vantaggio del benessere delle persone anziane.
Antonio ora sorride, Lidia non urla ma intona spontaneamente una canzone e Tarcisio conscio del suo prezioso ruolo, dopo aver vinto l’ultima gara, è in ascensore come aiuto per accompagnare gli altri anziani in chiesa per la Santa Messa.
La pandemia ci ha rallentato, distanziato dal mondo esterno, ma nonostante tutto possiamo vantare uno spazio di benessere dove i pensieri sono positivi e dove ci si sente gruppo: vivo e vitale. Messaggio ancor più importante se calato nei giorni prossimi alla Giornata Mondiale dell’Alzheimer.